Carne fresca e carne locale non sono esattamente la stessa cosa. Sai quale sia la differenza? Se ti trovi a leggere questo articolo forse qualche dubbio ce lo hai anche tu.
Non ti racconterò delle differenze qualitative che si riconoscono anche al gusto. Qui, ti voglio parlare della differenza merceologica.
Una premessa sulle uova
Non ricordo in quale libro ho letto una bella divagazione sulle uova che ti voglio raccontare. Per me, allora, mi fece molto riflettere. Perché il concetto di freschezza è, in effetti, relativo.
L’aneddoto del libro raccontava, più o meno, questo. Andando al supermercato, soprattutto nei grandi centri commerciali, si trovano una grande quantità di uova tutte diverse tra di loro.
Diciamo che però grosso modo abbiamo diverse categorie che distinguono le uova tra di loro. Certo, le uova si distinguono principalmente per la loro grandezza. Ma oltre a questa differenza ci sono le uova fresche, le uova freschissime e quelle del giorno.
In pratica, se ci fai caso, fra le tre scelte, alla fine le uova fresche risultano essere le meno fresche.
A me questa osservazione mi ha molto divertito. Come se le uova fresche non fossero affatto le più fresche.
Definizione di carne fresca
Dalla definizione della Treccani apprendiamo che tra le varie declinazione fresco e fresca si riferisce anche e appunto agli alimenti.
Di alimenti, fatti o preparati da poco: pane f., di giornata (contr. di duro, stantio); latte f., appena munto o confezionato poco dopo la mungitura e sottoposto a processo di pastorizzazione che ne garantisce la conservazione per alcuni giorni (si contrappone al latte a lunga conservazione); uova f., uova freschissime, che hanno pochi o pochissimi giorni; formaggi f., molli, teneri; carne f., di animale da poco macellato (ma talora si contrappone alla carne secca, o salata, affumicata, oppure a quella congelata o surgelata); pesce f., pescato da poco (oppure non congelato o surgelato).
Carne fresca e carne locale
La carne, dunque, che si trova in un bancone è, generalmente, tutta fresca.
Qualche anno fa, quando si rideva anche del poco, si diceva che la carne era tutta fresca perché stava in frigorifero.
Questo è in buona parte vero. La carne è fresca solo perché sta dentro il frigorifero ma anche perché si distingue da altri prodotti che sono congelati. Ossia con un abbattimento delle temperature al di sotto dello zero.
La distinzione, dunque, non si riferisce alla qualità della carne ma a come viene conservata la carne. Se è congelata non è fresca, se è fresca non è congelata.
Carne locale
Per carne locale, invece, si intende la carne che proviene da allevamenti presenti sul nostro territorio. La carne locale deriva da allevamenti locali e macellati presso i mattatoi autorizzati più vicini.
La carne locale è certamente carne fresca.
Lo è sia per il tipo di conservazione, ossia perché che sta in frigorifero ad una temperatura non al di sotto di zero gradi; ma anche per la sua qualità, che è completamente diversa rispetto alla carne di importazione, dall’Italia o da Paesi europei o extra europei.
Come capisco se è carne fresca o locale?
Qualcuno può pensare che capire la differenza sia una cosa difficile. Prima che andare a casa e mangiare la carne, dove indubbiamente si comprende la differenza di sapore tra la carne fresca e la carne locale, si può già sapere in macelleria.
Il segreto è davvero semplice da svelare. Tutti i macellai hanno l’obbligo di essere in possesso della tracciabilità dell’animale. Ossia l’origine dell’animale e tutta la filiera che ha attraversato prima di arrivare in macelleria. Insomma, dove è nato, dove è stato allevato e dove infine è stato macellato.
In teoria la tracciabilità dovrebbe essere esposta ai clienti, mostrando pubblicamente il certificato di macellazione con relativa autorizzazione del servizio veterinario che ne autorizza la vendita per nutrizione umana.
Per cui ogni settimana o due settimane si vedranno esposti diversi certificati che indicano quale animale si trova all’interno del banco vendita.
Certificato di tracciabilità
Quanti certificati di questo tipo ha il tuo macellaio? Uno? Una serie? Se non è esposto, personalmente, avrei dei dubbi. Però il cliente può chiedere al banconista questo certificato e il banconista è obbligato a mostrarlo. Tutta la carne che si trova nelle macelleria ha l’obbligo di tracciabilità, da qualunque parte del mondo arrivi la carne.
Attraverso questo documento è possibile scoprire la provenienza degli animali. Gli animali locali indicheranno una stalla, un allevamento e un allevatore locale, ed ovviamente un mattatoio locale.
Le carni di importazione, invece, indicano il luogo di nascita e allevamento sicuramente all’estero. A volte, per dare un volto italiano, sono macellati in Italia.
La certificazione italiana
Sulla materia alimentare, l’Italia è all’avanguardia. E tutta la legislazione è a favore del consumatore.
Per questo motivo è bene chiedere e non c’è nulla di male. Le macellerie, per stare aperte, devono avere tutto in regola. E la tracciabilità è uno dei cardini a cui nessuno può esimersi.